Penne Harley Davidson
Harley Davidson
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Nel dopoguerra, due le nuove pietre miliari raggiunte: nel 1954, con la sparizione dell’Indian, unica vera concorrente, l’Harley Davidson si ritrova a essere la sola grande società del mercato motociclistico in circolazione; nel gennaio 1957 viene realizzato lo “Sportster”, uno dei modelli più riusciti nella storia della Harley Davidson, caratterizzata da una linea semplice molto apprezzata dal pubblico. Nel 1969 accade un altro fatto importante: l’Harley Davidson è acquistata dalla AMF (American Machine and Foundry), che decide di ridurre drasticamente la forza lavoro, con effetti devastanti sulla qualità del prodotto che, inevitabilmente, porta a una diminuzione delle vendite e addirittura al rischio di bancarotta. Una situazione davvero difficile, solo in parte alleviata dalla conquista dei titoli iridati al Campionato mondiale di velocità del 1974, 1975 e 1976.
Poi, nel 1981, un’altra svolta: la AMF rivende l’Harley Davidson a un gruppo di 13 investitori guidati da Vaughn Beals e Willie G. Davidson. Per riprendere il ritmo, l’azienda di Milwaukee ci mette però un po’: solo con l’introduzione del modello “Softail Custom” nel 1984 l’Harley Davidson torna a essere leader del mercato delle moto di grande cilindrata, mentre la storia diventa ufficialmente leggenda con il lancio nel 1990 del nuovo modello “Fat Boy”, che incarna alla perfezione il nuovo stile retrò scelto dal nuovo management per rilanciare il marchio, che punta tutto sulla possibilità offerta ai clienti di personalizzare le proprie motociclette. La qualità torna così al primo posto della produzione, garantendo così alle moto la capacità unica di mantenere il proprio valore nel tempo.
Intanto, la leggenda entra sempre più a far parte della vita quotidiana di milioni di fan in tutto il mondo, grazie alla creazione di una serie di gioielli e accessori interamente griffati Harley Davidson: dalla linea di orologi by Bulova agli anelli in argento o acciaio, dai bracciali anch’essi in argento o acciaio a spille, ciondoli da collo, accendini zippo, ma anche toppe per giubbotti, portachiavi, borse in cuoio, porta lucchetto, cerchioni, copri moto, adesivi, e altri ancora.
Cento di questi anni
Nel
2003, l’Harley Davidson, un marchio ormai trasformatosi in vero e
proprio mito, festeggia il suo centesimo compleanno, celebrato in grande
stile a Milwaukee con il più grande raduno della storia della casa
produttiva e, molto probabilmente, della storia del motociclismo in
assoluto. Per commemorare l’evento, per tutto il 2003 i modelli sono
messi in commercio nell’edizione “centenario”, con speciali colorazioni e
serbatoi, accompagnati da una nuova serie di abbigliamento.
Ma non è
finita qui. Il 12 luglio 2008 nasce a Milwaukee il primo Harley
Davidson Museum del mondo, che offre ai visitatori la possibilità di
vivere, tra passato e presente, quell’atmosfera di libertà, passione e
orgoglio “on the road” che rappresentano l’anima della casa americana.
Articolato in tre edifici, su una superficie complessiva di 12mila metri
quadrati inseriti in un verde comprensorio di 81mila metri quadrati, il
museo contiene modelli di motociclette, fotografie, video, capi di
abbigliamento, documenti rari, oltre alla collezione di migliaia di
placche “Living the Legend” personalizzate con i messaggi dei fan di
tutto il mondo.