Sailor Lecoule Pearl - Recensione di Fenice e Fenomeno
Sailor Lecoule Power Stone - Pearl
Marca Sailor
Modello Lecoulè
Pennino MF (medio-fine)
DATI TECNICI:
Lunghezza da chiusa: 12,2 cm.
Lunghezza da aperta: 11,0 cm.
Lunghezza con cappuccio posted: 14,2 cm.
Spessore impugnatura: 0,9 cm. che arriva a 1 cm. in prossimità della filettatura di avvitamento
Finestra d’ispezione: no - caricamento a cartuccia / converter
Lunghezza pennino: 2 cm.
Capacità converter: 0,6 ml.
Dimensione della clip: 3,8 cm.
PESO:
- da carica, con cartuccia inserita: 14 gr.
- da vuota: 12 gr.
- senza cappuccio: 6 gr.
- del cappuccio: 6 gr.
Sistema di caricamento: cartuccia / converter (non fornito, acquistabile a parte)
Pennino in acciaio, tratto MF
Cappuccio: ad avvitamento (non a pressione).
IMPUGNATURA:
Impugnatura sufficientemente ampia: si registra ben 1,6 cm. di spazio prima di incontrare la filettatura di avvitamento che si estende per 0,6 cm.
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Estetica e design: 9
Esteticamente si presenta con le medesime dimensioni della Sailor Sapporo (quindi piuttosto ridotte), con la classica forma tronca delle estremità che caratterizza la linea Pro-Gear.
Da aperta sono visibili 3 sezioni:
1) parte dell’impugnatura (1,6 cm.)
2) filettatura di avvitamento (0,6 cm.)
3) proseguimento dell’impugnatura per 0,4 cm., successivamente vi è un dislivello che delimita l’inizio del corpo della penna (fusto).
Esame dei dettagli:
E’ presente un anello di decoro in coda al fusto dello spessore di 1 mm con funzione meramente ornamentale mentre all’apice del cappuccio, un anello delle medesime dimensioni, ha una funzione celata: apparentemente sembra un semplice decoro di delimitazione della clip, in realtà è la parte emergente da un supporto sottostante, all’interno del cappuccio (non visibile né all’interno né all’esterno) che tende a rendere più sicura e salda la clip.
Una fascia liscia, dello spessore di 2,5 mm delimita la base del cappuccio.
Sulla stessa non vi sono incisioni di sorta, rinvenibili invece nella Procolor, nella Sapporo, nella Realo, ecc. - penne di fascia più alta rispetto alla Lecoulè.
Sul cappuccio, appena sopra tale fascia, vi è impressa:
- sul retro: SAILOR JAPAN (in stampatello)
- sulla parte frontale: Lecoule (in corsivo) presumibilmente con carattere “Arial”.
Nessun emblema (la famosa “Ancora”) è presente nella parte resinosa, neppure alla sommità del cappuccio; l’unico stemma Sailor è visibile sul pennino, alla base del foro di sfiato.
Si segnala che tutti i dettagli sono cromati.
La penna oggetto di osservazione è la Sailor Lecoulè Power Stone Pearl.
Sin dal primo impatto risulta palese la destinazione prettamente femminile di tale strumento di scrittura: il colore è un rosa tenue perlato (la Sailor Prolocor 500 Sakura, “spacciata” per Pink, è quasi bianca in confronto alla Power Stone Pearl) con riflessi sul violetto perlato quando illuminata dalla luce; ricorda uno smalto molto discreto che si usava in età scolare, in quell’epoca adolescenziale in cui si vuole manifestare all’esterno la propria crescita emulando i grandi senza voler sfacciatamente entrare nell’età adulta.
Vederla impugnata da un soggetto di sesso maschile potrebbe risultare imbarazzante.
Fotografarla non è stato affatto facile e nonostante l’impegno profuso, il risultato è insufficiente a evidenziare la bellezza dei colori.
Mi incuriosiscono e mi attirano molto le Lecoulè “standard” con fusto bianco perlato e cappuccio colorato.
Le reputo particolari, con un loro “carattere”, una loro “personalità”, non banali come le classiche penne funeree (Aurora 88 - Sailor Realo - per citarne alcune), o monocolore come la Power Stone Pearl.
Forse non brillano per sobrietà ed eleganza, ma restituiscono al mondo stilografico un po’ di vivacità sdoganando l’etichetta “elitaria”, seriosa e austera di tale strumento di scrittura.
Togliere i colori significa privarsi della creatività.
Infatti per le mappe mentali si usano i colori per sollecitare la parte creativa del cervello (che è quella più ricettiva) e fare in modo che la stessa coadiuvi la parte logica e razionale dell’encefalo.
Sailor accosta cappucci colorati trasparenti a un fusto perlato.
Nulla di “sfacciato” dunque, o di “pacchiano” come invece avviene in altre case (vds. Lamy Nexx, dove il grigiore del fusto è abbinato a un cappuccio con colori talvolta sgargianti talvolta improponibili, come il verde militare o il grigio topo).
Realizzazione e qualità: 7 e mezzo
Percepibile la “plasticosità” della resina, tuttavia Sailor non immette sul mercato penne eccessivamente fragili e delicate, men che meno penne di scarsa qualità.
Non abbiamo la solidità dei materiali della Sapporo (il cui prezzo è esattamente il triplo della Lecoulè) ma garantisce comunque un normale uso quotidiano senza creare grosse problematicità.
Non la reputo idonea ad un contesto scolastico, dove il “passami una penna” urlato da un compagno dalla parte opposta dell’aula equivale a un “lancio missili terra-aria”.
La clip di dimensioni adeguate (3,8 cm.) risulta molto solida ed efficiente.
Peso e dimensioni: 8
Il peso è esiguo e le dimensioni possono risultare “corte”.
Sebbene l’assenza di peso sia un pregio, le dimensioni possono creare problemi nelle lunghe sessioni di scrittura.
Sailor garantisce sempre un perfetto bilanciamento della penna sia che si scriva senza calzare il cappuccio sia con cappuccio posted, la cui lunghezza arriva a dimensioni standard (14,2 cm.)
Pennino e prestazioni: 10
Il pennino è senza ombra di dubbio rigido, come tutti i pennini in acciaio.
Non si registrano interruzioni di tratto o false partenze anche dopo settimane di inutilizzo.
Il tratto MF è un giusto compromesso tra la eccessiva rigidità del tratto F e la morbidezza del tratto M.
Il flusso è costante ed adeguato.
Conquista la scorrevolezza dei pennini Sailor che scivolano dolcemente sulla carta.
Qualche giorno fa sono andata ad una assemblea scolastica.
Ho prestato la mia Lecoulè ad alcune mamme che dovevano firmare un modulo.
Una mamma è riuscita apporre la propria firma nonostante il pennino fosse completamente capovolto (mi si è fermato il cuore, pensavo che almeno un adulto sapesse come si impugna una penna stilografica!)
Un’altra mamma, invece, alla restituzione della penna mi ha detto: “Certo che scrivere con questa penna, è tutta un’altra cosa!”
Ai fini del test “prestazioni” ho lasciato la penna aperta sulla scrivania per 18 minuti.
Nessuna incertezza nella ripresa della scrittura.
Perfettamente leggibile e nitida la prima lettera / il primo numero scritto dopo tale lasso di tempo.
Scrive su correttore a nastro come se scrivesse su carta Clairfontaine!
Qualità / Prezzo: 7 e mezzo
Il costo non è eccessivo, se rapportato ad altre penne con pennino in acciaio, tuttavia € 45,00 (senza converter) non è esattamente un prezzo “economico”.
La qualità Saior, però, è percepibile: laddove vi sia una minor cura nei materiali di costruzione vi è sempre la massima attenzione per la qualità di scrittura.
Dopo 6 mesi di utilizzo saltuario della Pilot Prera il pennino “balla” (manca solo che in fase di scrittura azioni gli indicatori di direzione per la svolta).
Con Sailor non mi è mai capitato.
Consigliata: Assolutamente sì, come tutte le Sailor, per prestazioni di scrittura e affidabilità.
Senza voler sconfinare nella propagandistica, Sailor ha il pregio, inoltre, di digerire qualsiasi tipo di inchiostro.
Lei scrive sempre e comunque.
Non è “snob” su carte eccessivamente lisce, nel senso che non smette di scrivere se la superficie è scivolosa, e non spiuma neppure se si scrive su carta igienica!
Uso: universitario - lavorativo.
Sconsigliato l’uso nelle scuole medie inferiori e superiori, dove predomina l’homo homini lupus (l’uomo è un lupo con l’uomo) e non sono ancora state adottate le misure per fare in modo che “ne cives ad arma ruant” (i cittadini non si ammazzino tra di loro - non vengano alle armi).
I voti afferenti la valutazione dei vari aspetti sono stati dati dal Fenomeno e ciò al fine di garantire imparzialità alla recensione.
Impressioni del Fenomeno:
- Impugnatura: molto comoda.
- Scrittura: scorrevolissima, non dà segni di attrito.
- Dimensioni: perfetta impugnatura per un bambino - entra negli astucci ad elastici senza deformarne l’alloggiamento.
Non la porterei a scuola perché non è una penna “anonima”, che passa inosservata, per via di quel suo “manto” perlato che la rende particolarmente affascinante (e appetibile) agli occhi delle mie compagne di classe!
Con l’occasione Fenice & Fenomeno ringraziano Marco Moricci e l’intero staff della Casa della Stilografica per il rapido reperimento delle penne oggetto di recensione.
Noi di Casa della stilografica, ringraziamo Fenice e Fenomeno per la utilissima e ben fatta recensione della stilografica Sailor Lecoule Power Stone Pearl
La recensione è pubblicata anche sul forum di PennaMania - Penne Modene: Sailor Lecoule Power Stone