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Recensione Pelikan M200 Classic Demo di Luca S.

Recensione Pelikan M200 Classic di Luca S.

Estetica e design: s.v.
Mi piace, il disegno è classico, come deve essere nella serie M della Pelikan, ma reso moderno dal fatto che è una penna dimostrativa, quindi trasparente. La chiusura del tappo è a vite, richiede quasi un giro completo per essere svitato, il che dovrebbe essere garanzia contro "fughe" accidentali.
Rispetto ad ad altre penne della stessa categoria, questa lo è veramente, nel senso che si vedono in trasparenza tutti i meccanismi, l'alimentatore e persino il pennino nel tappo, che invece è mascherato, per esempio, nella Lamy Vista. Le finiture sono dorate, essendo una Pelikan, ha la clip a forma di becco di pellicano, il logo del pellicano sulla punta del tappo, a cui si aggiunge l'anello dorato con la scritta Pelikan. L'estetica è per forza di cose un fatto personale, e pertanto non assegno un voto, mi limito a dire che da questo punto di vista, mi considero soddisfatto, non amo le penne troppo classiche ed in questa credo di avere trovato un ragionevole equilibrio tra tradizione e modernità.

Realizzazione e qualità: 10
Alta tecnologia germanica, come le automobili Mercedes, gli elettrodomestici Braun, le radio Grundig e i televisori Nordmende. Si vede dai dettagli che è una penna ben fatta, le parti in plastica non presentano sbavature nè mostrano segni di giunzioni stampo, quelle dorate sono ben realizzate, con doratura uniforme e coerente tra pennino, clip, anello e tappo. Il tutto è assemblato con cura, senza giochi. Il meccanismo del pistone ha un funzionamento molto fluido e una buona resistenza a fine corsa, per evitare lo svitamento accidentale. Ci sono tutte le premesse per farne un'ottimo prodotto da impiego quotidiano, capace di sopportare anni di normale uso.

Peso e dimensioni: 9
La penna è realizzata interamente in plastica, e quindi è molto leggera. Il peso è distribuito in modo uniforme, io preferisco scrivere senza tenere il cappuccio infilato sul cilindro, ma devo dire che è confortevole e ben bilanciata sia con che senza. Anche qui emerge l'intenzione di realizzare un prodotto adatto ad essere usato per lungo tempo, senza stancare. Non è una di quelle penne fantastiche a vedersi ma buone solo per farci una firma perchè dopo 5 minuti di scrittura ti fanno male le dita o ti vengono i crampi al polso. Mentre il diametro è più o meno lo stesso, la lunghezza è leggermente inferiore a quelle di una penna a cartucce, nella gamma Pelikan ci sono penne a pistone più grandi. Per comodità ho scattato una foto vicino ad un righello e confrontata con una Online Vision Elite. Personalmente, se sono più che soddisfatto del diametro, che si adatta bene alle mie dita piccole, avrei preferito un centimetro in più di lunghezza, a vantaggio della capacità del serbatoio.

Pennino e prestazioni: 10
La penna monta un pennino in acciaio dorato. Il pennino è relativamente piccolo e presenta il foro di compensazione. Quello della mia penna è un medio. Se lo confronto con la concorrenza, è un medio che tende verso il largo, la larghezza del tratto è quasi il doppio rispetto al pennino medio della Montegrappa ed eccede anche il medio Faber Castell, che è notoriamente un medio-largo, tant'è che io di Faber Castell preferisco il fine. Infatti, se tornassi indietro prenderei il fine, ma considerato l'uso che ne faccio, tutto sommato va bene anche così. Il flusso è molto abbondante, come tradizione della casa, sconsiglio gli inchiostri molto fluidi. Io al momento sto usando il Pelikan Blu-Nero che è uno dei miei inchiostri preferiti. Su questa penna si esprime al meglio, perchè il flusso abbondante ne evidenzia le sfumature, che non si notano quasi su altre penne, caratterizzate da un flusso più ristretto. Nessun problema di salti, ottima scorrevolezza e finora la penna è ripartita al primo colpo anche dopo una settimana di non utilizzo. Il flusso abbondante ha solo un dato negativo sull'autonomia, con il mio stile di scrittura, l'autonomia è circa 12 facciate A4, più o meno quello che scrivo con una cartuccia tradizionale e una penna con un pennino M. Finora ho usato la penna solo su carta Rhodia o Clairefontaine, temo che il flusso abbondante potrebbe dare qualche problema su carte meno pregiate. Per concludere, il pennino è rigido, non così rigido come i Faber Castell ma nella tradizione delle penne moderne e presenta una ampia superficie di funzionamento, la penna scrive decentemente anche se il pennino non è perfettamente allineato con la carta. Si capisce che è realizzato da una casa che ha una lunga tradizione nel campo.

Caricamento e manutenzione: 9
E' una penna a pistone, gioia di qualcuno ed incubo di qualcun altro (cioè il sottoscritto). Infatti la sto usando per ricopiare appunti a casa, la considero poco adatta al mio stile di scrittura "itinerante", perchè difficile da ricaricare in viaggio e problematica in caso di perdite. Pur non essendo appassionato di questa tecnologia, devo dire che il caricamento è abbastanza semplice da effettuare (molto più semplice che usare un converter in una penna a cartuccia) e la trasparenza della penna aiuta a capire l'autonomia residua. Non rimpiango di avere comprato una penna a pistone per usare inchiostro in boccetta, usare il converter sarebbe stato molto più macchinoso. Il meccanismo di caricamento sembra ben realizzato e il fatto che non sia smontabile dall'utente mi fa pensare che il costruttore preveda che la penna possa funzionare per anni senza necessità di intervento da parte di un laboratorio specializzato. Vedremo, da questo punto di vista siamo solo all'inizio della storia.

Qualità/Prezzo: 10
Non posso fare a meno di dare il massimo dei voti, per quel che costa (meno di 100 Euro), il marchio e soprattutto la qualità della realizzazione e della scrittura, la penna vale fino all'ultimo centesimo del suo prezzo. Difficile trovare altrettanta qualità di realizzazione in questa fascia di prezzo, considerata anche la provenienza (Germania), paese in cui la manodopera e i costi di produzione in genere non sono certo a buon mercato. Non posso che essere soddisfatto, soldi veramente spesi bene.

Conclusioni: 9,5
Tirando le somme, sono molto soddisfatto del mio acquisto, ho comprato una penna a pistone perchè volevo utilizzare i tanti boccettini di inchiostro accumulati nel corso degli anni e mi sono trovato una ottima penna, ben realizzata, che secondo me vale tutti i soldi che costa. Gli unici appunti sono la riserva di inchiostro, che pensavo maggiore, l'autonomia non è molto diversa da quella di una penna a cartuccia, "colpa" anche del flusso abbondante, e il pennino M, che è un po' troppo largo per i miei gusti, consiglio di fare una prova prima di acquistare. Alla fine con poco meno di 100 Euro mi sono portato a casa una penna che sembra avere tutte le premesse per assicurare anni di servizio senza problemi.