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Opus 88 Demonstrator - Recensione di Fenice

Opus 88 Demonstrator - Recensione di Fenice

MARCA: Opus 88

MODELLO:Demonstrator
Pennino:acciaio - Steel Jowo
Gradazioni disponibili:EF - F - M - B - STUB 1.5


Dati tecnici:

Peso dell'intera penna da scarica:                                           28 gr.

Peso dell'intera penna da carica:                                             30 gr.

Peso del solo cappuccio:                                                         12 gr.

Peso del fusto e gruppo scrittura a penna scarica:                    16 gr.

Lunghezza penna da chiusa:                                                   14,7 cm.

Lunghezza penna da aperta senza calzare il cappuccio:           13,8 cm.

Lunghezza del pennino:                                                         2,4 cm.

Spazio di impugnatura: 2,2 cm. prima di incontrare 0,5 cm. di filettatura di avvitamento.

Spessore impugnatura:                                                           da 1,0 a 1,1 cm.

Lunghezza della clip:                                                              4,2 cm.

Spazio di affrancatura della clip:                                             4,0 cm.

 

Sistema di caricamento:                                                          Eyedropper

Capacità serbatoio:                                                                 3 ml.

 

 

Estestica e design:

La forma è squadrata (praticamente è un tubo), le dimensioni sono “importanti”, quasi ingombranti; può piacere o meno ma esteticamente si presenta con linee armoniose, senza spigoli o fastidiose giunzioni.

Ho scelto la versione Demo (totalmente trasparente) ma esistono anche altre colorazioni trasparenti che lasciano intravedere il contenuto del serbatoio:

  • Grey
  • Orange
  • Red
  • Yellow

La Demo la sconsiglio per un ragazzo come il Fenomeno con OCD (disturbo ossessivo-compulsivo) perché vedere il cappuccio o la filettatura di avvitamento leggermente sporche da residui di inchiostro potrebbe causare un attacco isterico.

Meglio evitare.

A me, invece, piace questa totale trasparenza, è elegante ed ha un pregio: si può agevolmente tenere sotto controllo il livello di inchiostro in qualsiasi momento.

Nel packaging è contenuta anche una pipetta “contagocce” per effettuare il riempimento del serbatoio con il sistema eyedropper*.

 

* si tratta di una pipetta con la quale si aspira l’inchiostro dal calamaio e, a goccia, lo si fa scendere nel fusto / serbatoio.

Alternativa: prendete una siringa da 5 ml. con o senza ago, dipende dall’ampiezza dell’imboccatura della boccetta di inchiostro (es. con gli inchiostri Ferris Wheel Press è meglio usare l’ago - senza si pesca, per la maggior parte, aria), aspirate l’inchiostro dalla boccetta e poi infilate l’ago (o il beccuccio della siringa) nel serbatoio e riempite tutto il fusto. Easy, pratico, pulito, immediato.

Non provateci con la siringa da insulina per due motivi:

1) diventerebbe complicato spiegare ai prof. tale “detenzione”

2) l’ago è troppo stretto e non riuscireste a pescare nulla dalla boccetta d’inchiostro (o almeno, non in tempi rapidi).

 

 

Qualità costruttiva:

Se si esclude la clip e il pennino, la Opus 88 Demonstrator è totalmente in plastica, ivi compreso il meccanismo interno per controllare il flusso di inchiostro che si aziona svitando la coda della penna.

A dispetto di ciò che si potrebbe ritenere, la solidità è tangibile.

La qualità costruttiva è ottima.

La trasparenza permette di osservare se vi siano eventuali imperfezioni; non le ho trovate.

Al primo utilizzo, dopo aver caricato la Opus 88 Demonstrator, ricordatevi di svitare il fondello (in senso antiorario) in coda alla penna, altrimenti l’inchiostro non arriverà mai alla condotta.

La prima volta che si effettua questa operazione si sente un cigolìo neanche fosse un tram in frenata, tranquilli, è normale, è un “inconveniente” temporaneo.

 

Ho effettuato, come di consueto, il "Test del torero" ossia ho affrancato la clip ad un righello in plastica liscia, ho capovolto la penna ed ho agitato il righello.

La stabilità è ottima.

 

 

Peso e dimensioni:

Per dimensioni: non idonea per gli astucci scolastici, hanno gli elastici troppo “piccoli” e non è detto, anche sforzando l’inserimento, che sia agevole la chiusura della custodia.

Per peso e dimensioni, la sconsiglio a bambini di una scuola primaria: troppo pesante da gestire (affaticamento della mano) e troppo “cicciona” per impugnarla agevolmente.

Dalla scuola superiore in poi è un “must have” per due motivi:

- i 30 gr. di peso sono eccellentemente bilanciati

- enorme autonomia di scrittura con i 3 ml. di “carica”

questi elementi consentono lunghe ed ininterrotte sessioni di scrittura.

Da una attenta disamina del cappuccio ho notato che i suoi 12 gr. sono giustificati da un robusto ispessimento all’interno in prossimità del pennino, la cui funzione è la protezione dello stesso nel momento del suo riposizionamento e nella malaugurata ipotesi di caduta (più o meno) accidentale.

Confesso che questa penna mi è caduta un’infinità di volte, sulle superfici più improbabili, ivi compreso l’asfalto, ed ha sempre retto alla grande.

 

 

Prestazioni - TEST DI SCRITTURA effettuato con pennino F:

 

Su carta igienica: lo spiumaggio c’è, ma stiamo parlando di un inchiostro che è particolarmente “generoso” sulla carta, il Bleu Austral dell’Herbin.

Su carta da fotocopie di pessima qualità: leggero spiumaggio dell’inchiostro e attrito in fase di scrittura (non dipende dal pennino ma dalla pessima qualità della carta).

Su carta Fabriano EcoQua: Nessuno spiumaggio - nessun attrito neppure con scrittura da destra verso sinistra (test di scrittura araba).

Su carta Rhodia: Nessuno spiumaggio - nessun attrito.

Su correttore a nastro: buona resa, il pennino scivola sulla parte di nastro senza impuntarsi come un caprone o sbiadire l’inchiostro rilasciato su tale superficie.

 

Test pit-stop: i risultati rendono la Opus 88 Demonstrator perfetta per uso scolastico (alle superiori ma ancor più all’università). Può restare aperta sulla scrivania per 10 minuti e riprendere a scrivere come se avesse avuto il cappuccio calzato per tutto il tempo. Arriva anche a 15 minuti, ma il primo carattere non ce la fa a scriverlo, dal secondo in poi è tutto “regolare”.

Eccellente.

 

Ho provato a inchiostrare la Demonstrator con un inchiostro rosso. L’ho lasciato stagnare nel serbatoio per mesi, l’ho utilizzata saltuariamente. L’ho messa davvero alla prova.

Risultato:

- la penna è sempre ripartita al primo colpo

- l’inchiostro rosso non ha intaccato il fusto (lasciando aloni, macchie, depositi ecc.)

- le operazioni di pulizia (grazie allo smontaggio totale) sono state rapidissime, nel giro di neanche un’ora avevo pulito totalmente la penna con acqua e sapone.

Niente residui, niente intasamenti.

Credo che con questo test ... non ci sia altro da aggiungere.

 

Ho provato, per curiosità, anche il pennino EF.

Aspettative? Sicuramente gratta.

Nella realtà? Scorrevolissimo, niente “impuntamenti”, niente attriti, perfetto, riesce a conferire un certo shading all’inchiostro in uso.

Non male! Veramente niente male.

 

La scorrevolezza aumenta con il pennino M mentre con il B (broad) l’inchiostro rilasciato sulla carta consente di avere un tratto decisamente corposo e burroso; ho azzardato l’inserimento di un inchiostro shimmering (si tratta del Ferris Wheel Press Bathurst Blue Denim). Non si registrano interruzioni di tratto dovute a potenziali intasamenti della condotta causati dalla componente glitterata. L’accoppiata funziona (Broad + Ferris Wheel Press) ed è perfetta; mi sono innamorata di questa combinazione nel momento in cui - seguendo delle lezioni di lingua araba - tracciando i simboli di tale alfabeto ho notato che era proprio sui puntini (fondamentali per riconoscere alcune lettere) che si depositava la componente argentata, rendendo più vivo il mio studio.

Ancora, i pennini di questa Opus 88 (dall’EF allo Stub) consentono una scrittura morbida anche scrivendo da destra verso sinistra!

 

Con il pennino stub 1.5 il flusso diventa più controllato rispetto al B senza penalizzarne la scorrevolezza.

 

E' idonea a lunghe sessioni di scrittura?

ASSOLUTAMENTE SI’, sia per l’enorme capacità del serbatoio che consente ore e ore ininterrotte di scrittura sia per il perfetto bilanciamento dei pesi. Davvero notevole.

La scrittura è fluida, scorrevole, costante, senza interruzioni di tratto. Onestamente non mi aspettavo simili prestazioni da un pennino in acciaio e da una marca che è una “new entry” nel panorama pennistico stilografico.

Tuttavia mi sento di sconsigliarla nel periodo estivo perchè l’impugnatura è in plastica liscia e appena le mani iniziano a sudare diventa complicato gestirla.

Per le sessioni estive meglio orientarsi su penne con impugnatura antiscivolo (lo dico da studentessa universitaria che si è sparata la sessione estiva senza climatizzatore).

 

Come si comporta nella scrittura frettolosa e nervosa?

Regge alla grande. E’ un carroarmato.

 

Contesto di utilizzo: DA BATTAGLIA, quindi per ufficio, per studio, per fare la lista della spesa, per qualsiasi cosa.

 

C’è da segnalare che è possibile acquistare separatamente i pennini di gradazioni differenti e cambiarli “in corsa”, vale a dire a serbatoio pieno. L’unica accortezza è quella di mettere la penna “a testa in giù” (basta appoggiarla sul tappo, non cade, state tranquilli) per una decina di minuti dopo aver effettuato “il change”, per consentire all’inchiostro il tempo di fluire nella condotta.

 

Prezzo:

penna € 100,00 circa

pennini € 22,00 (misura #6)

 

 

CONCLUSIONI:

In questa recensione ho inserito due nuovi test:

  • quello dell’inchiostro rosso (vds. sezione “Prestazioni - test di scrittura”) - credo che nessuna penna possa superarlo
  • quella della scrittura araba ossia da destra verso sinistra.

 

Chapeau a Opus 88.