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Sailor Professional Gear Ocean Slim by LuS

Sailor Pro Gear Slim (Sapporo) –  Edizione speciale Ocean (2018)
Recensione di LuS

Quando, qualche anno fa, mi sono riavvicinata alle penne stilografiche dopo un paio di decenni di disamore (già, avevo preso una brutta strada frequentando orribili bic, prendendo appunti con delle matite mal temperate… un capitolo triste della mia esistenza su cui non vorrei soffermarmi troppo), alcuni esperti mi hanno saggiamente indirizzata verso le Sailor come buon punto di partenza per riprendere il cammino interrotto.
Da allora ho sviluppato una sorta di dipendenza per le stilografiche giapponesi, ed in particolare per il modello Pro Gear Slim (Sapporo), molto adatto per le mie mani non esattamente gigantesche.
Al momento ne posseggo due, una con pennino M, una con pennino F.
Le apprezzo moltissimo entrambe, ma la Ocean F ha qualcosa di speciale, forse perché è un’edizione limitata.

Nel 2018, infatti, la Sailor ha introdotto l’edizione speciale “Ocean”, disponibile in tre diversi formati, Pro Gear Slim, (Sapporo) Pro Gear  Pro Gear Large e Pro Gear KOP (King of pens).
La penna oggetto di questa recensione è la più piccola delle tre.

DETTAGLI
Materiale del corpo penna: plastica
Finiture rodiate
Pennino: oro 14k
Sistema di riempimento: cartucce/converter Sailor (sistema proprietario)
Cappuccio a vite
Peso totale: circa 25 g
Peso cappuccio circa 8 g
Peso corpo 17 g

Un utile confronto è quello con una Lamy Safari, di cui è leggermente più piccola, ma sostanzialmente ugualmente leggera.

CONFEZIONE E ASTUCCIO
Le penne Sailor hanno una confezione piuttosto semplice.
Un cartone bianco esterno, sfilato, libera un astuccio blu in finta pelle con il logo SAILOR stampato in lettere dorate.
L’astuccio rivela un piccolo inserto rimuovibile, morbido, in cui la penna viene adagiata e trattenuta da un anello di raso.
L’inserto può essere sollevato, e sotto di esso troviamo delle semplici istruzioni di cura e manutenzione, un converter e un paio di cartucce Sailor.
E a proposito del sistema di riempimento: sì, è un sistema proprietario; sì, il converter è poco capiente e sì, le cartucce sono difficili da trovare nelle normali cartolerie… eppure più passa il tempo e più apprezzo questo sistema. E’ pratico per chi, come me, ama cambiare spesso inchiostro e soprattutto, è semplice da pulire più di qualunque sistema a pistone.

Diciamocelo: confezione ed astuccio non sono nulla di particolarmente entusiasmante. Ma l’abito non fa il monaco, per fortuna…

ASPETTO
Lo confesso: a volte mi trovo a pensare che le stilografiche mi piacciano tutte, indipendentemente dal loro aspetto… Ovviamente ho anche io le mie preferenze e riconosco che la forma con le estremità piatte, come quella della Pro Gear, non sia esattamente un esempio di design accattivante. Nessuno vi guarderà ammirato ed affascinato quando la tirerete fuori dal taschino per prendere appunti in riunione, insomma (almeno fino a che non scopriranno che è una stilografica).
Eppure… eppure il colore foglia di the, la plastica appena trasparente, la larga banda rodiata sul cappuccio con la scritta SAILOR Japan, la forma del pennino con l’ancora stampigliata sono tutti dettagli che contribuiscono a rendere estremamente affascinante questa penna solo apparentemente banale. Un dettaglio particolarmente grazioso è il  logo Sailor sulla punta del cappuccio, una piccola ancora rodiata su fondo scuro.
A proposito di cappuccio: può essere calzato, e a mio parere questo è l’unico modo, per molte persone dalle mani medio- grandi, per usarla in maniera confortevole.
Il corpo infatti è piuttosto corto, ed è importante sottolineare che è anche relativamente sottile. Si tratta, insomma, di una penna piccola, qualcuno direbbe “femminile” ma si sa che queste distinzioni di genere sono solo anacronistici retaggi del secolo scorso.
E’ una penna perfetta per delle mani piccole. Come le mie. Ma calzata diventa una penna potenzialmente perfetta per tutti.

PENNINO E PRESTAZIONI DI SCRITTURA
Il pennino è in oro 14k rodiato, ed è bellissimo. In questo caso si tratta di un H-F (come indicato sul lato), ovvero di un Hard-Fine, un pennino duro e sottile.
Veramente sottile. Se siete abituati ai pennini fini delle case europee questo ci sembrerà affilato come una capocchia di spillo…
E’ un F giapponese che lascia sulla carta un tratto sottilissimo. Eppure la quantità di inchiostro depositata è tutt’altro che esigua.
In generale trovo i pennini della Sailor eccezionali, e questo non fa eccezione: scivola sulla carta senza quasi attrito, producendo solo una leggera parvenza di contrasto.
Non penso che sia possibile trovare sul mercato una marca che produca pennini così precisi e con un controllo qualità così accurato.
Scrive senza perdere un colpo, senza salti o perdite di inchiostro. Scrivere con questo pennino è un’esperienza piacevolissima, soprattutto se amate i tratti fini o ultrafini.
Il  campione di scrittura è stato ottenuto su carta Rhodia 80 g/m2.
Il conduttore è in plastica e può essere sfilato dalla sezione insieme al pennino per semplice trazione (eseguite l’operazione solo se siete perfettamente consapevoli di quello che state facendo!).
Il converter Sailor funziona senza problemi.
Come ho già detto, la capienza di inchiostro non è enorme, ma adeguata.

MANEGGEVOLEZZA
La penna è indubbiamente piccola. Calzata la lunghezza è assolutamente adeguata ma la sezione resta comunque piuttosto sottile.
E’ comunque una penna piacevole da tenere in mano, non scivolosa, perfettamente bilanciata sia con che senza cappuccio calzato, soprattutto perché il cappuccio calza piuttosto in profondità e con ottima stabilità.
In effetti è una delle pochissime penne che posso usare calzata (di solito preferisco posare il cappuccio sul tavolo rischiando ogni volta di finire per farlo cadere a terra urtandolo inavvertitamente… ). 
Essendo molto leggera è una penna adatta per lunghe sessioni di scrittura e non affatica la mano.
La clip è piuttosto rigida ma entra ed esce dal taschino (o dalla copertina del quaderno) senza problemi.

CONCLUSIONI
Probabilmente sono prevenuta, vista la mia passione per le penne Sailor.
Trovo questa penna uno strumento di scrittura di altissima qualità, un modello che si adatta perfettamente al mio modo di scrivere.
Il costo, inoltre, è relativamente contenuto: le edizioni regolari, di cui esistono numerose combinazioni di colore/finiture, cadono in una fascia di prezzoo assolutamente adeguata per una penna equipaggiata con un pennino in oro (intorno ai 150 €).
Certo, non ha un design accattivante, magari può apparire quasi noiosa…
Ma il diavolo è nei dettagli, si sa: soffermatevi sullo splendido pennino, osservate il piccolo logo in cima al cappuccio, prendetevi il tempo di scrivere un paio di frasi su una bella pagina di carta di qualità, di apprezzare la sottile punta scorrere senza resistenza sul foglio. Vedrete: finirete per comprarne una. E poi un’altra. E un’altra ancora…

Noi di Casa della Stilografica, ringraziamo infinitamente "Lus" per l'eccellente recensione!!!!