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Rohrer & Klingner - Recensione "Jule" by Fenice e Fenomeno!

Ink Review: Rohrer & Klingner - linea Sketch Ink - JULE



Scrivo il nome della casa produttrice solo perché lo copio paro-paro dalla boccetta, ma non chiedetemi di pronunciarlo!
Per semplificare li identifico con il nome della linea (Skech Ink) e dell’immagine femminile raffigurata sulla boccetta (Jule).
Solo a guardare la boccetta ... non vi viene proprio voglia di comperarlo. L’estetica è davvero sconosciuta alla casa tedesca ma ciò non mi ha impedito di acquistare ben 3 boccette di Jule, 1 boccetta di Marlene (oggetto di altra recensione) e 1 boccetta di Frieda (che mi riservo di recensire).
Perché? Perché la linea Skech Ink è resistente alla luce solare diretta, all’acqua, all’evidenziatore, asciuga in tempi ragionevoli e si comporta in modo impeccabile su correttore a nastro.
Credo sia uno degli inchiostri più economici sul mercato: € 9,00 per 50 ml. di prodotto.
La boccetta è in vetro e l’imboccatura ha 2,3 cm. di diametro.
La difficoltà a rimuovere il sedimento di inchiostro dal converter oltre all’aspetto dell’indelebilità mi induce a ritenere che abbia delle componenti ferrogalliche sebbene non ne abbia l’acidità (il PH è di 7,40, quindi neutro).
La circostanza potrebbe essere plausibile in quanto ho registrato lo stesso comportamento degli inchiostri iron-gall: si rimuovono facilmente dalle mani, necessitano di lavaggi accurati e maggiori rispetto agli altri inchiostri per rimuovere le tracce dal converter e nel passaggio da bagnato ad asciutto abbiamo una virata cromatica.
Tale ultimo particolare è emerso con la Pilot Falcon SF dove si è registrata in fase di scrittura una resa cromatica tendente al rossiccio (pur restando nel marrone) mentre terminato il tempo di asciugatura il colore si assesta sul marrone, più o meno intenso a seconda della penna utilizzata.
Infatti, con la Falcon la restituzione cromatica post asciugatura differisce enormemente da quella visibile con Aurora, facendo quasi ritenere che si tratti di due inchiostri totalmente diversi.
Ancora, sempre con Pilot Falcon, quando si esercita pressione per ottenere la variazione di tratto, si ottiene un marrone scuro.

Vediamo ora l’inchiostro oggetto di recensione:
Siamo nella fascia dei marroni con tracce di rosso pertanto si possono registrare, soprattutto nei pennini EF (o nella Falcon SF) virate verso un marrone tendente al bordeax.
Caricato in pennino EF non entusiasma, soprattutto se il tratto extrafine è nipponico, quindi con flusso particolarmente controllato.
Con pennino F (sempre nipponico) acquisisce intensità.
Con pennino M (complice un flusso generoso) sprigiona un marrone / cioccolato al latte mentre a intinzione, con pennini EF (Brause 66) si tende al cioccolato fondente (marrone scuro ma non tetro e tendenzialmente vivace).

Piccola postilla per quanto attiene i pennini a intinzione:
Davvero spettacolare e consente di scrivere una riga intera di segni base su foglio A3 con Brause EF n. 66 ma con pennino in vetro e Brause 361 i primi segni tracciati risultano eccessivamente spessi con risultato cromatico davvero brutto: un marrone scuro tendente al nero (per rimanere in tema di cioccolato fondente, quì siamo 99%)

Penne utilizzate:
Pilot Kakuno EF
Pilot Kakuno F
Aurora 88 punte lunghe - M
Pilot Falcon SF

Carta utilizzata:
Rhodia
Fabriano EcoQua avoriata e puntinata
Moleskine (agenda)
Fotocopie (per test spiumaggio)

Esito dei test effettuati:
Evidenziazione: Appena terminati i tempi di asciugatura (variabili a seconda della carta) attendete 15 secondi, dopodiché si può evidenziare il testo appena scritto in totale sicurezza, senza ottenere strisciature di inchiostro per tutto il testo interessato da marcatura.
Resistenza all’acqua: sì.
Scrittura su correttore a nastro: sì, non si sono rilevati sbiadimenti dell’inchiostro o estensione del tratto.
Reazione alla lampada di wood (ultravioletti): nessuna.
Idoneo a intinzione: sì, ma con le accortezze di cui in premessa.
Test Pit-Stop: avrei scommesso che Jule, in sede di pit-stop, avrebbe avuto “l’effetto collaterale” (stante la sua indelebilità) dell’intasamento della condotta della Kakuno EF. Avrei perso la scommessa. Non si sono rilevati intasamenti o difficoltà di ripartenza della penna dopo una settimana di inattività totale.

SATURAZIONE: ossia l’intensità di una tonalità cromatica. Più la saturazione è bassa, più il colore tende al grigio.
Come detto nell’incipit, in alcune circostanze si sconfina in un marrone nero mentre, di norma, con penne stilografiche, la saturazione raggiunge dei buoni livelli di luminosità e vivacità.

SHADING: ossia la differenza di intensità di colore
Piccoli accenni di shading ci sono con Aurora 88 punte lunghe ma con i pennini rigidi moderni non si intravedono neppure dopo una serata pesantemente alcoolica.

DRYING SPEED: tempi di asciugatura
Su carta Rhodia:
Pilot Kakuno EF - 3 secondi
Pilot Kakuno F - 6 secondi
Aurora 88 punte lunghe M - 9 secondi

Su Moleskine:
Pilot Kakuno EF - 4 secondi
Pilot Kakuno F - 8 secondi
Aurora 88 punte lunghe M - 15/16 secondi

Su Fabriano EcoQua:
Pilot Kakuno EF - 2 secondi
Pilot Kakuno F - 4 secondi
Aurora 88 punte lunghe M - 7 secondi

Per la Falcon ... su qualsiasi carta, considerate sempre qualche secondo in più; anche se non è una “vera flex” presenta pur sempre uno sversamento di inchiostro maggiore rispetto alle moderne con pennino rigido. Il “fuori pericolo” (nel senso che potete girare la pagina senza macchiare il foglio sottostante), indipendentemente dal numero di secondi (dilatati) è visibile a occhio nudo quando l’inchiostro perde la brillantezza che il bagnato gli conferisce, quindi è abbastanza facile, anche senza cronometro, stabilire quando lo stesso sia asciutto.

OPACITY: ossia la capacità coprente
Stante la colorazione scura, si ha una buona capacità coprente la cui resa è maggiore con pennini dall’F in su.

FEATHERING: cioè lo spiumaggio
In condizioni standard e sulla carta oggetto di test non si sono registrati spiumaggi.
Su carta “da recupero” (da fotocopie, già stampata su una facciata, esiliata in uno scatolone deputato alla “carta per appunti” e giacente da anni in un angolo della mia camera) lo spiumaggio è davvero irrilevante, quasi impercettibile. Per vederlo devi avere una lente di almeno 5x.

FLOW: scorrevolezza
Non entusiasmante nella stiticissima EF di Pilot, buona con l’F della Kakuno e eccellente con Pilot Falcon SF e Aurora 88 punte lunghe M.
Non a caso ho scelto, per i miei appunti, l’accoppiata Aurora 88 e Jule.
L’Aurora 88 ha una riserva di inchiostro di 1,8 ml. comprensivo di riserva magica, quindi l’autonomia di scrittura è pressoché illimitata per tutto l’arco della giornata, continuando a scrivere per 13 ore, mentre Jule oltre a non presentare alcun attrito sulla carta si caratterizza per le doti di cui in premessa (indelebilità, evidenziazione, correttore a nastro, asciugatura, economicità ecc.).

BLEED THROUGH: ossia se l’inchiostro passa sul retro del foglio
Non si è registrato alcun bleed through su nessuna carta oggetto di test, ivi compresa la carta da fotocopie “riciclata”.

WATER RESISTANCE: resistenza all’acqua
E’ il suo punto forte.

LIGHT FASTNESS: resistenza alla luce
La resistenza alla luce è buona, tuttavia gli appunti di uno studente, generalmente, non vengono stesi al sole come i panni ad asciugare! La destinazione più normale è all’interno dei quaderni / dei raccoglitori, posizionati sulla scrivania, in uno scaffale o in un armadio.
C’è da ritenere che questo inchiostro abbia le stesse proprietà degli inchiostri ferrogallici pertanto che non tema affatto la luce.

BULLETPROOF: anticontraffazione
Nessuna reazione alla lampada di wood (ultravioletti).
Pertanto il test “anticontraffazione” ha esito negativo.

Contesto di utilizzo:

Si può davvero spaziare:

  • uso scolastico, grazie all’indelebilità,
  • uso formale, grazie ad una cromia che si presta ad essere “seria” e facilmente accettabile in qualsiasi contesto.

Ricordo un avvocato che firmava gli atti con il Brown di Pelikan; non mi risulta che nessun Giudice lo abbia penalizzato per il colore utilizzato.

IN CONCLUSIONE:
La domanda che mi pongo al termine di ogni recensione è: io, personalmente, lo comprerei?
Assolutamente sì, ne ho comperata una boccetta per prova salvo poi acquistarne altre 2 per timore di “restare senza” durante il periodo di “arresti domiciliari” (ogni studente universitario sa a cosa mi riferisco).
Sebbene non ami i colori scuri, questo Jule mi piace, perché ho notato che non stanca la vista. Ci sono inchiostri che dopo una decina di pagine non vedi l’ora di rimettere sullo scaffale, questo è da mesi che è sulla mia scrivania, vuoi per le caratteristiche già elencate, vuoi perché non è un colore stancante né in fase di redazione degli appunti, né in fase di studio.

CASA DELLA STILOGRAFICA ringrazia infinitamente Fenice e Fenomeno per l'ennesima recensione che definire completa è riduttivo! GRAZIE DAVVERO!!!