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Private Reserve Sepia - Recensione by Fenice e Fenomeno

Ink Review

Marca: Private Reserve
Tonalità cromatica: Sepia
Quantità di inchiostro contenuta della boccetta: 66 ml.
Prezzo: € 13,00
Materiale della boccetta: vetro
Materiale del tappo: plastica

Link: https://www.stilografica.it/ricambi/inchiostri/private-reserve-ink-inchiostro-280.htm

La marca Private Reserve è pressoché sconosciuta, se paragonata alle famosissime Pelikan, Caran D’Ache, Diamine, Aurora, J.Herbin ecc.

Il brand in questione è sottovalutato essenzialmente per due motivi:

  1. il packaging non è dei più accattivanti
  2. il prezzo è talmente modico da far sembrare il prodotto “di poco valore”.

I due elementi appena citati mostrano come l’apparenza sia più rilevante dell’essenza, almeno in questo mercato.
Gli stessi J.Herbin hanno “ridisegnato” il packaging (con un conseguente innalzamento di prezzo), questo perché i consumatori non arrivano a capire che l’apparenza si paga, più dell’essenza.
E’ fuor di dubbio che la boccetta d’inchiostro dei Private Reserve è il clone della boccetta di Vicks Vaporub,  l’unica differenza è che la seconda è in plastica mentre la prima è in vetro, ma è anche vero che con i suoi 6 cm. di altezza (misurazione effettuata senza tappo) x 4,9 cm. diametro ha una capienza di tutto rispetto, soprattutto se si considera un’imboccatura di 3,7 cm. che permette di intingere agevolmente non solo le Lamy Nexx, ma anche le cannucce dritte e oblique da calligrafia.
Questa annotazione mi consente di annoverare l’ink. oggetto di recensione tra i pochi che possono essere utilizzati a intinzione su carta Rhodia, Landré e Fabriano EcoQua, senza spiumare o lasciare pozzanghere sul foglio (test effettuato con pennino Hunt 101).
Vediamo ora la cromia di questo “Sepia”.
Mi aspettavo un colore giallo antico non un giallognolo da senape andata a male - quindi con tracce di verde -.
Di primo acchito il colore, specialmente su Capless M, non è esattamente entusiasmante, ma si presenta apprezzabile su Opuss 88 e su Waterman 52 anche se la resa cromatica migliore l’ha dimostrata su Sheaffer (pennino italico 0,8 mm) e a intinzione.

Penne utilizzate:
Pilot Kakuno pennino EF
Opus 88 pennino F
Pilot Capless pennino M
Sheaffer pennino italico F - 0,8 mm
Waterman 52
Pennini a intinzione - Hunt 101

Carta utilizzata:
Rhodia
Fabriano EcoQua avoriata e puntinata
Moleskine (agenda)
Landré (carta studiata per le penne stilografiche, acquistabile su Amazon. 80 gr. made in Germany)

Esito dei test effettuati:
Evidenziazione: lo scritto con il Sepia non si presta ad essere evidenziato. Si sono registrare sbavature di inchiostro nell’immediatezza dello scritto, occorre attendere un lasso temporale maggiore.
Resistenza all’acqua: no.
Scrittura su correttore a nastro: ni, ma cambia totalmente la cromia predominando il verde militare.
Reazione alla lampada di wood (ultravioletti): nessuna.
Idoneo a intinzione: sì. Buona la tenuta sul pennino e ottima resa senza pozzanghere e relativo spiumaggio su Rhodia e Fabriano EcoQua. Si segnala che a intinzione nei tratti finissimi permane il verdognolo mentre in quelli più spessi il senape tende al marrone.

SATURAZIONE: ossia l’intensità di una tonalità cromatica. Più la saturazione è bassa, più il colore tende al grigio.
Per definire la saturazione di questo particolarissimo colore, ci aiutiamo con il sistema dei colori di Munsell dove abbiamo 3 coordinate:
Hue - tonalità - ossia il colore primario di selezione
Lightness (o Value) - luminosità, su una spina dorsale verticale dove la parte più bassa è contraddistinta dallo 0 (nero) e la parte più alta dal 10 (bianco)
Chroma - saturazione dove abbiamo una saturazione bassissima in prossimità del Value (tendenza massima al grigio) e saturazione massima a 12 dove il colore è pieno e brillante

Nel caso del Sepia oggetto di recensione:
abbiamo una tonalità GIALLA (Hue 7,5Y), una luminosità discreta (VALUE di 6) ed una saturazione (Chroma di 6) piuttosto alta.
A ciò si deve aggiungere che, con pennini a intinzione si arriva ad avere un Hue sempre Y ma con un 3 di Value e un 5 di Chroma, mentre con il pennino italico 0,8 di Sheaffer saliamo di due gradini per quanto attiene la saturazione (Hue Y - Value 5 - Chroma 6).
In parole povere: è idoneo per disegnare le lucertole ed è una cromia che entusiasma quanto una visita dal dentista.
Eppure ... lo ricomprerei perché, come dico sempre: NON E’ MAI COME SEMBRA.

SHADING: ossia la differenza di intensità di colore
Piccoli accenni di shading ci sono, il colore non è “piatto”, omogeneo, impersonale. L’inchiostro si deposita in modo diversificato conferendo un piacevole effetto allo scritto.
Ovviamente dipende molto anche dalla penna utilizzata.
“Un matrimonio che non s’ha da fare” è tra il Sepia e la Capless, il colore si spegne, diventa uniforme ma senza precisione; funziona bene invece con la Waterman 52, con la Opuss 88 e la Sheaffer. Con tali penne si esprime decisamente meglio.

DRYING SPEED: tempi di asciugatura
Su carta Fabriano EcoQua:
Pilot Kakuno EF - 3 secondi
Opus 88 F - 6 secondi
Pilot Capless M - 6 secondi
Sheaffer F 0,8 mm - 10 secondi
Waterman 52 - 7 secondi

Su Moleskine:
Pilot Kakuno EF - 3 secondi
Opus 88 F - 8 secondi
Pilot Capless M - 7 secondi
Sheaffer F 0,8 mm - 12 secondi
Waterman 52 - 7 secondi

Su Rhodia:
Pilot Kakuno EF - 4 secondi
Opuss 88 F - 8 secondi
Pilot Capless M - 8 secondi
Sheaffer F 0,8 mm - 12 secondi
Waterman 52 - 8 secondi

OPACITY: ossia la capacità coprente
Buona la capacità coprente. Non si registra trasparenza delle righe o dei quadretti di base in sede di scrittura.

FEATHERING: cioè lo spiumaggio
Lo spiumaggio è totalmente assente persino con l’utilizzo dei pennini a intinzione, dove la concentrazione di inchiostro è maggiore rispetto al flusso di una penna stilografica.
Per potersi avere spiumaggio si deve ricorrere a carta di pessima qualità ovvero carta che ha risentito in modo particolare di un ambiente molto umido.

FLOW: scorrevolezza
Buona la scorrevolezza. Nessun intasamento delle penne caricate con il Sepia neppure dopo mesi di inutilizzo.

BLEED THROUGH: ossia se l’inchiostro passa sul retro del foglio
Non si ha alcun trapasso pertanto è possibile scrivere un foglio in fronte-retro senza problemi.

WATER RESISTANCE: resistenza all’acqua
No. Idrosolubile.

LIGHT FASTNESS: resistenza alla luce
Non ho avuto modo di effettuare il test, ma “a naso” direi di no.
Dopo mesi di utilizzo di questo inchiostro posso dire che gli scritti nella mia agenda (ed i miei appunti universitari) non solo sono perfettamente leggibili ma hanno assestato il colore virando:
la Capless sul giallo/verde
la Opus 88 su un verde militare
la Sheaffer e la Waterman 52 su un senape tendente al marrone.
Su Moleskine, complice la carta avoriata, si ha una tendenza al marrone smorzando totalmente il verde.

BULLETPROOF: anticontraffazione
Nessuna reazione alla lampada di wood (ultravioletti).
Pertanto il test “anticontraffazione” ha esito negativo.

PH: 6,52
Quasi neutro

Contesto di utilizzo: uso personale e a intinzione
L’utilizzo scolastico è limitato agli appunti.
In un compito in classe o da consegnare alla docente potrebbe risultare “non convenzionale”.
L’ambito professionale è totalmente escluso, soprattutto se il contesto è molto formale.
A intinzione, sebbene non si possa scrivere intere righe come avviene con un ferrogallico, è comunque un’ottima alternativa (tra l’altro economica) agli inchiostri dedicati alla calligrafia.
La cromia verdognola con pennini a intinzione è presente solo nei tratti finissimi (detti anche “luce”) mentre nei tracciati corposi (detti “ombra”) sprigiona un marrone tendenzialmente con bassa saturazione senza sconfinare in una tonalità cupa.

IN CONCLUSIONE:
La domanda che mi pongo al termine di ogni recensione è: io, personalmente, lo ricomprerei?
Assolutamente sì.
Su Opus 88, Sheaffer 0,8 e Waterman 52 la resa cromatica è interessante e per uso calligrafico è una manna vuoi per l’economicità dell’inchiostro rispetto ai ferrogallici, vuoi per il PH quasi neutro che evita corrosioni quasi immediate ai pennini.