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Pilot Justus 95 - Recensione di Andrea Latini

Pilot Justus 95 - Recensione dell'esperto Andrea Latini

Mi ero ripromesso di regalarmi un'altra penna prima delle ferie estive, e avevo anche le idee molte chiare sull' acquisto da fare, poi a ciel sereno si è resa disponibile la Pilot 95 Justus, non ho potuto vederla di persona prima di comprarla e le varie foto che circolano su internet non mi convincevano molto, ma dopo varie domande al venditore e soprattutto per la grande ammirazione che ho per questo marchio mi sono convinto e l' ho comprata.
Il pacco è arrivato oggi, di solito aspetto un po' prima di recensire una stilo per capire i difetti e i pregi della stessa, ma in questa occasione faccio un' eccezione sia perché tra un po' parto per le tanto agognate ferie e perché la Pilot 95 Justus merita subito un approfondimento.
Prima di incominciare faccio un po' di storia, questa Pilot è la riedizione della Justus prodotta nel 1979, ci sono molte differenze con la produzione dell'epoca, quella del 79 aveva forma a sigaro un po' anonima, mentre questa è di forma tronca, ed era molto più piccola ed il tappo era a pressione e non a vite come l' attuale.

Estetica: voto 9,5

Come detto la forma è tronca il modello in mio possesso è di colore nero lucido (non ho idea se ci saranno altri colori), il corpo è in resina e presenta una lavorazione denominata "Net" che le conferisce un aspetto molto elegante e sobrio, le uniche parti in metallo sono due anelli di color oro sulle estremità della penna (corpo e tappo) la clip, che sembra a forma di spada, e la verretta sul tappo dove c'è la scritta Justus 95 sul davanti e Pilot Japan al suo opposto, sempre color oro.
Il gruppo scrittura presenta un pennino in oro 14 kt con una specie di asta sovrapposta sempre in oro, non presenta nessun foro, sull'impugnatura si possono leggere due lettere "H" ed "S" subito sotto una zigrinatura ben integrata nel corpo che si può girare a destra e a sinistra per far spostare l' asta sopra al pennino in avanti e in dietro.
Il conduttore credo sia in plastica presenta un foro di sfiato nella sua estremità, le dimensioni della penna come detto in precedenza sono molto generose, da chiusa cm 14,7 da aperta cm 13,4 tappo in posizione posted cm 16,7 il peso con tappo g. 30,45 senza tappo g. 20,00.
Posso assicurare che le immagini che si vedono in internet non le danno giustizia (nemmeno quelle che pubblicherò qui purtroppo, la mia Leica si trova dalla morosa e la Nikon con le luci artificiali non è granchè), la penna con la sua lavorazione a rete, le sue dimensioni e il colore nero lucido con finiture metalliche oro la rendono elegante e non troppo anonima come altri modelli simili.

Scrittura: voto 10

Le Pilot non mi hanno mai deluso, nessuna e questa non fa eccezione, la particolarità di questa penna è il pennino regolabile, il mio esemplare è un "F", come detto sopra spostando la ghiera sul gruppo scrittura si può regolare la morbidezza del pennino da "Hard" a "Soft".
Il meccanismo è semplice ma allo stesso tempo geniale, l' asta che si trova sopra al pennino si allunga in posizione hard mantenendo i rebbi ben chiusi mentre in posizione soft rientra sul gruppo scrittura e permette ai rebbi di allargarsi con la pressione, e nelle due posizioni si ha una risposta significativa molto differente e distinta, tratto stretto e preciso ma molto scorrevole in posizione hard tratto più largo e molto più confortevole in posizione soft con la possibilità di variare lo stesso con la pressione (i pennini flessibili vintage restano un'altra cosa ma non mi sono mai avvicinato a loro come in questo caso).
Ho provato la penna per una decina di fogli A4 mai un salto, nessun tratto mancante anche a velocità sostenuta, molto molto confortevole, ho lasciato la penna senza tappo per mezz'ora ed è ripartita senza problemi credo non ci saranno problemi di false partenze ma per essere più preciso devo provarla per più tempo, il bilanciamento è pressoché perfetto sia senza tappo che con il tappo in posizione posted nessuno sforzo nella scrittura e dimensioni buone sia per mani piccole che grandi.

Caricamento: voto 7

Personalmente preferisco le stilografiche con caricamento a stantuffo, pistone e ultimamente dopo aver acquistato una Visconti a siringa rovesciata, ma non disdegno il classico cartuccia\converter e in questo caso dato che la penna è dotata del converter con-70 non posso proprio lamentarmi sia per comodità dello stesso che per capienza.

Considerazioni finali, la penna mi piace e mi piace molto sia esteticamente sia per dimensioni, il pennino poi è un plus non da poco perché permette diversi tipi di scrittura regolando il pennino in diverse posizioni per trovare la più adatta al momento, sembra di avere più stilografiche in una che rende il suo prezzo non eccessivo e giustificato, complimenti di nuovo alla Pilot.

Andrea.

La recensione è visualizzabile anche sul Forum fountainpen.it : Pilot Justus 95