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NAPKIN PERPETUA - Recensione di Alessandro Capperucci

NAPKIN PERPETUA - Recensione di  Alessandro Capperucci

Si presenta come un oggetto curioso, assolutamente elegante nella sua confezione essenziale di cartone.
Se non mi avessero detto che si trattava di una matita inizialmente avrei potuto scambiarla per la bachetta magica di Malfoy  (...o un altro personaggio di Harry Potter)

Invece, osservandola più da vicino e leggendo la descrizione del prodotto, si evice che è un vero e proprio oggetto hi-tech per la tecnologia di riciclo con cui è realizzata e per il design con cui è stata concepita.

L'impugnatura è strana ma piacevolmente comoda, delineata dalla sua stessa forma a cilindro spezzato.
Al tatto la grafite, di cui è interamente composta, da una sensazione lievente scivolosa che in piccola parte aiuta nelle evoluzioni del disegno.

Sicuramente al primo utilizzo è necessaria una appuntatina, con un normale temperamatite a punta grande. Il successivo passaggio nell'appuntalapis  l'ho eseguito dopo una settimana di utilizzo abbastanza intenso (per fare varie prove)
La grafite di cui è realizzata è molto dura, caratteristica che ne riduce il consumo ma che influenza il tratto: scrive decisamente troppo chiaro, pari a una mina 2H.

Anche le dimensioni dello strumento si riflettono sui segni ottenuti: visto il suo diametro, non è per niente facile realizzare dettagli precisi anche se la punta è ben affilata.
Apprezzabilissima incece la sua lunghezza che la rende ben bilanciata durante la scrittura.
La sua affidabilità varia a seconda del supporto su cui si disegna. Con carta troppo raffinata e bianca (tipo da fotocopie) risulta difficile da cancellare.
Direi che è leggermente più adatta per carta ruvida e grezza. Mi sono trovato bene ad usarla con la Moleskine. 

E' ottima per scarabocchiare, abbozzare schizzi preparatori o story-board. Ho sfruttato la sua caratteristica di tratto chiaro per definire la struttura grafica delle immagini: studiare la prospettiva, abbozzare i volumi, ripartire lo spazio sul foglio.
Non si può andare oltre però: è adatta ad un uso secondario e marginale.
E' bene avere sempre a portata di mano qualche altro strumento per definire meglio il lavoro impostato.

In conclusione, l'idea è buona ma la composizione della grafite, così com'è non lo rende uno strumento facile da domare e utilizzare.

Saluti
Alessandro Capperucci

Noi di Casa della Stilografica ringraziamo Alessandro Capperucci per la recensione della Napkin Perpetua.