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Lamy T53 Crystal Ink - Recensione by LuS

Lamy Crystal Ink Amazonite - Recensione di LuS

Alla fine del 2018, Lamy ha lanciato una nuova linea di inchiostri denominati “Crystal Ink”.
Si tratta di 10 diversi colori presentati in bottiglie da 30 mL con un nuovo formato a sezione triangolare e un confezionamento secondario costituito da una patinatissima scatola di cartone lucido bianco.
Lamy ha sempre puntato molto sul design e questa nuova linea di inchiostri conferma l’attenzione dell’azienda tedesca all’estetica dei suoi prodotti.
La linea Crystal Ink comprende 10 nuovi colori, ispirati ai minerali più comuni (i cristalli, appunto):

  • Agate
  • Amazonite
  • Azurite
  • Benitoite
  • Beryl
  • Obsidian
  • Peridot
  • Rhodonite
  • Ruby
  • Topaz

Si tratta di colori piuttosto accesi, tutti entrati immediatamente nella mia lista di “inchiostri di cui ho assolutamente bisogno”, nonostante possegga già molto più inchiostro in bottiglia di quanto un essere umano possa pensare di usare nel corso della propria vita. Facciamo due esseri umani. Facciamo due esseri umani che scrivono davvero tanto.
Fortuna vuole che il prezzo di una singola bottiglia si aggiri intorno ai 10€, quindi almeno non cadrò in rovina. O meglio: non saranno i Crystal Ink a farmici cadere.
E ancora meglio: durante la mia ultima visita alla Casa della Stilografica (un piccolo passo per l’uomo, un grande gioioso passo verso la bancarotta per me), Marco è stato così gentile da regalarmi la bottiglia di Amazonite che mi appresto a recensire.

Penne utilizzate:
Lamy Safari con pennino tagliato 1.5 mm
Penna in vetro

Carta utilizzata:
carta Rhodia 80 g/m2
carta Tomoe River 52 g/m2
cartoncino Bristol

Per cominciare: che colore è l’”amazonite”? Il corrispondente minerale (un minerale raro, a quanto mi dice wikipedia) è di colore verde-turchese. Sarei per definire l’inchiostro più color pavone, o foglia di the, ma così potrei dare l’impressione di possedere una sensibilità cromatica che in realtà non ho. Fingere di apprezzare le sfumature è peraltro solo una scusa per comprare nuovi inchiostri solo impercettibilmente diversi da quelli che posseggo già.

SATURAZIONE
L’Amazonite non è un colore fortemente saturo, il che dovrebbe renderlo relativamente semplice da pulire (nonostante la sua componente verde, solitamente complicata da rimuovere da pennini, pistoni, converter). Dalle mani (che mi sono come al solito abbondantemente imbrattata in fase di inchiostratura) è venuto via abbastanza facilmente… e dopo un paio di settimane di stazionamento nella Lamy Safari usata per questo test, direi che la pulizia non è stata eccessivamente laboriosa.

SFUMATURA E RIFLESSI
Anche in virtù di una saturazione contenuta, l’inchiostro presenta una marcata sfumatura chiaro-scuro, sia da fresco che dopo stabilizzazione (8-12 ore) su carta Rhodia e su Tomoe River. Personalmente apprezzo questo effetto, anche se so che ci sono persone a cui le variazioni di intensità fanno orrore. Ecco, se siete una di queste persone questo inchiostro non fa per voi.
Su carta Tomoe River si apprezzano molto dei bei riflessi rossi ai bordi delle deposizioni più abbondanti. Questo effetto è molto poco evidente in scrittura e su carta Rhodia.

SCORREVOLEZZA
Non si tratta di un inchiostro particolarmente scorrevole, gli anglofoni direbbero che è un po’ verso il lato “dry”, senza che questo debba essere interpretato come un difetto.

VELOCITA’ DI ASCIUGATURA
La prova è stata eseguita su carta Rhodia (praticamente una carta idrorepellente…) con una penna Lamy Safari con pennino tagliato 1.5 mm, e dopo 20 secondi il tratto è ancora umido.
Non passate la mano sulla pagina o non chiudete il quaderno prima di aver fatto trascorrere almeno mezzo minuto dopo aver sollevato la penna dal foglio!

OPACITA’
Buona, ma l’inchiostro non è completamente coprente, se non verso il terzo passaggio.

RESISTENZA ALL’ACQUA
L’inchiostro non è dichiarato waterproof, ma il risultato ottenuto su carta Rhodia mostra una qualche forma di inattesa resistenza, soprattutto nei toni più virati al grigio. Non è sicuramente un “Document ink” ma in caso di incidenti che coinvolgano lo spargimento di liquidi sul foglio potete ancora sperare di salvare i vostri scritti.

CONCLUSIONI
Il Lamy Crystal Ink Amazonite è un bell’inchiostro, con un confezionamento elegante e pratico: il design è moderno e l’apertura della bottiglia è molto larga, il che rende particolarmente facile il riempimento di qualsiasi penna. Da segnalare l’assenza, sulla bottiglia in vetro, dell’indicazione del nome dell’inchiostro. L’unico indizio al riguardo è una striscia di colore stampata sul bordo del tappo.
Il colore è accattivante, sostanzialmente adatto ad un utilizzo scolastico o professionale. I tempi di asciugatura abbastanza lunghi richiedono comunque qualche attenzione.
Da segnalare una discreta facilità di pulizia. Inoltre, dopo una settimana di inutilizzo, la penna inchiostrata con l’Amazonite usata per il test è ripartita al primo colpo, senza mostrare segni di intasamento.

Un grazie a Marco per avermi omaggiato quest’ottimo inchiostro!

Noi di Casa della Stilografica, ringraziamo LuS per l'ottima e imparziale recensione dell'inchiostro Lamy T53