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Lamy Safari - Recensione di Raffaele Schiavone

Lamy Safari – Recensione di Raffaele Schiavone

Oggi vi presento un modello già molto conosciuto e apprezzato sul forum ma di cui ho voluto ugualmente dare la mia personale opinione.
La Lamy Safari è una stilografica immessa sul mercato nel 1980, prodotta in plastica ABS e disegnata da WolfGang Fabian. E' una penna controversa dal punto di vista stilistico ma si configura spesso come l' ideale per i principianti e un punto di arrivo per tutti coloro che, non volendo viaggiare con penne più costose, la scelgono per le sue peculiari caratteristiche.
E' l' unica penna di cifra inferiore ai 50 euro a disporre di ben 7 pennini: A, M, LH(per mancini), EF, F, B e stub da 1,1, 1,5, 1,9 mm.

Materiali, design, finiture

La penna, oggetto della recensione, è in plastica di colore grigio scuro, ruvida; tra l' ampia gamma di colori disponibili, ho optato per questa versione perchè si è dimostrata(come supponevo) più resistente ai graffi oltre ad apparire meno plasticosa rispetto alle sue sgargianti sorelle, migliorando al contempo la presa tenendola in mano da chiusa(in quanto ruvida).
La stilografia può funzionare sia a cartuccia che a converter di tipo proprietario; questo sembra avere una capienza di poco superiore ad una cartuccia corta ed è di tipo non filettato quindi consiglio come sempre, per precauzione, di non sganciarlo e riagganciarlo troppe volte onde evitare il consumo precoce dell' imboccattura.
Nell' ultimo converter da me provato è stato introdotto un sistema di blocco sulla sezione al fine di evitare che il consumo dell' imboccatura provochi proprio lo sganciamento accidentale; una piccola innovazione che personalmente ho gradito moltissimo.

La clip non è molto gradevole da vedere ma in compenso risulta incredibilmente funzionale; con la sua forma a "graffetta ricurva"(suggeritemi una descrizione più appropriata), la Safari non si muoverà neppure di un centimetro nel vostro taschino, anche girandolo di 180°(non scherzo, ci ho provato!); la leggerezza complessiva di questo modello contribuisce ovviamente in gran parte alla sua stabilità.

Il corpo contiene due incavi che permettono il controllo del livello d'inchiostro ed è di forma complessivamente circolare, con due lati piani in grado di prevenire il rotolamento sulla scrivania.
L' impugnatura "ergonomica"(sezione) è forse la principale particolarità di questo modello.
E' costituita da due lati piani su cui appoggiare pollice e indice mentre sotto, dove arrotondata, andrebbe poggiato il dito medio come sostegno durante la scrittura.
Personalmente non l'ho apprezzata molto giudicandola invasiva ma devo ammettere che, per come è stata concepita, svolge il suo lavoro egregiamente; con la Safari la mia grafia è più leggibile grazie all' impugnatura capace di impedire alle mie dita di scivolare o di ruotare leggermente intorno alla sezione, cosa che faccio abitualmente mentre scrivo.
Sul modello All Star(versione della Safari in alluminio) la sezione è trasparente e permette di vedere il conduttore al suo interno; un' altra utilissima particolarità in grado di suggerirmi la presenza di problemi nella conduzione dell' inchiostro.
Malgrado il prezzo di listino molto basso di questa penna, le finiture sono a dir poco ottime, ad un livello di gran lunga superiore rispetto alle scolastiche della stessa fascia di prezzo.
Il cappuccio non è a vite bensì a pressione e può essere smontato premendo dall' interno sotto al logo a forma di croce(non ci ho mai provato).

Qualità di scrittura

La lamy Safari è tra quelle penne che mi ha regalato le maggiori soddisfazioni in assoluto.
Oltre a quelle peculiarità che me l'hanno fatta apprezzare, facendomi dimenticare il suo design "originale", eccellente è anche la sua qualità di scrittura che paragono, senza vergognarmene, a quello della famosa e più costosa M200.
Il paragone tra i due pennini è ovviamente forzato e il motivo per cui ho voluto accostarli è puramente soggettivo, relativo alla mia soddisfazione durante l'uso.
Il pennino della Lamy Safari è rigido(a differenza di quello della M200), ha un flusso d'inchiostro abbondante e una scorrevolezza eccezionale che non mi aspettavo in una penna cosi' economica; ciò che mi ha stupito(e che non sono ancora riuscito a spiegarmi razionalmente) è il motivo per cui la sensazione di scrittura sia cosi' gradevole, maggiore rispetto ad altri rigidi che ho provato.
Il tratto medio Lamy è più ampio rispetto a quello della M200 e ha un flusso paragonabile alla Pelikan che ho citato.
Il fine è invece poco più sottile; la differenza tra M ed F Lamy non è enorme quindi la scelta ricade sul gusto personale di ognuno dal momento che il flusso e la scorrevolezza sono i medesimi.

CONCLUSIONI

E' un penna che consiglio a tutti. Mi ha entusiasmato e la giudico eccezionale. In base al costo non posso che dare pieni voti a questo modello tranne che per il design che è un fatto puramente soggettivo.

Materiali: 10
Design: 6,5
Scrittura: 10
Qualità/Prezzo: 10

Raffaele Schiavone


Noi di Casa della Stilografica, ringraziamo infinitamente Raffaele per l'ottima recensione della Lamy Safari

La recensione è pubblicata anche sul forum di PENNAMANIA - Penne Moderne: Recensione Lamy Safari