KWZ Turquoise IG - Recensione di Fenice e Fenomeno
RECENSIONE INCHIOSTRO KWZ - IG (Iron Gall) Turquoise
Penne utilizzate per i test:
- Pilot Falcon SF nib
- Sheaffer pennino F - stub da 0,8mm
- Pilot Kakuno pennino F
Carta utilizzata per i test:
- Fabriano EcoQua puntinata da 85 g/m
- Rhodia (Bloc Rhodia n. 16) da 80 g/m
- Fazzoletti di carta "Tempo"
La linea ferrogallica di KWZ si compone di 20 tonalità cromatiche catalogabili in 5 colori base:
- blue
- verde
- marrone
- bordeaux
- viola
Ci sono esattamente 7 varietà di blue sui cui nomi identificativi è meglio glissare (IG Blue #1 - IG Blue #2 ecc.)
La disponibilità di questo inchiostro è esclusivamente in calamaio (di vetro), il quale ha una capienza di 60 ml. di prodotto per un costo di € 16,00.
Per gli amanti del turchese "puro" (quello di Pelikan per intenderci) la delusione è assicurata.
La tonalità cromatica non ha nulla di azzurrato o di blue, è un verde scuro che, a seconda della gradazione del pennino, assume un'intensità variabile.
SATURAZIONE (intensità del colore):
Trattasi di un inchiostro poco saturo, tendenzialmente scuro che, con il passare del tempo risulta smorzato nella sua tonalità virando su una cromia leggermente più chiara ancorandosi maggiormente al colore verde.
SHADING (variazioni cromatiche):
Va cercato, forzato, con penne vintage dal pennino flessibile e con una buona lente d'ingrandimento se si utilizza carta Fabriano EcoQua.
Se utilizzato su penne moderne, caratterizzate dal pennino rigido e dalla omogeneità del tratto, lo shading è totalmente assente.
Resa decisamente migliore su carta Rhodia dove lo shading è apprezzabile con la Falcon ma non con la Sheaffer e con la Pilot Kakuno, per ovvie ragioni di abissali differenze di tipologia di pennino.
DRYING SPEED (velocità di asciugatura):
Su carta Fabriano EcoQua e su carta Rhodia i tempi variano leggermente:
- 25 secondi per scrittura effettuata con Pilot Falcon sia su Fabriano EcoQua sia su carta Rhodia
- 35 secondi per scrittura effettuata con Sheaffer su carta Fabriano EcoQua e 30 secondi su carta Rhodia.
- 18 secondi per scrittura effettuata con Pilot Kakuno su Fabriano EcoQua e 25 secondi su carta Rhodia.
Rimane il fatto che i tempi sono eccessivi per uno studente, improponibili per un mancino.
OPACITY (capacità coprente):
La capacità coprente (del suo stesso tratto) varia a seconda del pennino utilizzato:
- con Pilot Falcon e Pilot Kakuno è accettabile (ma non entusiasmante)
- con Sheaffer è tombale.
FEATHERING (spiumaggio):
Non si registra nessuno spiumaggio su
- carta Fabriano EcoQua
- carta Rhodia.
Scrivere sui fazzoletti di carta diventa un po' un'impresa, soprattutto con la Falcon, nonostante si cerchi di tenere leggero il tratto.
Su tale superficie sembra che la Sheaffer (paradossalmente) con pennino Stub si comporti decisamente meglio; se la scrittura è "leggera" si riesce addirittura ad ottenere una sufficiente leggibilità.
La Kakuno non se la cava male su tale improbabile superficie di scrittura ma lo spiumaggio è maggiore rispetto alla Sheaffer.
FLOW (flusso/scorrevolezza):
Credo che sia davvero la punta di diamante di questo inchiostro. La scorrevolezza è meritevole di apprezzamento ed è l'unico motivo per cui, nonostante i tempi biblici di asciugatura, nonostante le tonalità cromatiche siano entusiasmanti quanto la visita dal dentista, intendo acquistare una boccetta di questo inchiostro.
La sensazione, in fase di scrittura è un piacevole "scivolamento", un inchiostro che rende il tratto "burroso".
La prima carica di inchiostro è stata fatta con la Sheaffer, un pennino particolarmente esigente che tende a "graffiare" se costretto ad inchiostri poco lubrificati.
Ho deliberatamente lasciato evaporare l'inchiostro all'interno del converter ed ho "abbandonato" la penna per 4 mesi.
Trascorso tale considerevole lasso temporale, senza lavare la penna ho inserito l'inchiostro nel converter a mezzo di una siringa con il chiaro intento di non far incontrare pennino e inchiostro.
Perché? Per vedere se condotta e pennino avevano subito intasamenti, nel qual caso l'inchiostro presente nel converter avrebbe avuto difficoltà e defluire e la prima cosa che avrei notato sarebbe stata un pennino "tagliacarte".
La scrittura si è dimostrata immediatamente pronta e fluida pertanto è ragionevole ritenere che nessun sedimento di inchiostro abbia intasato il gruppo scrittura.
BLEED THROUGH (penetrazione nelle fibre della carta rendendo inutilizzabile il retro del foglio):
Assente. Non siamo riusciti ad ottenere l'inutilizzabilità del retro del foglio neppure con il test della capacità coprente.
Quindi, anche un doppio strato di questo inchiostro non si compromette comprometto la scrittura sulla facciata retrostante.
Anche tale aspetto non è di poco conto.
WATER RESISTANCE (resistenza all’acqua):
Non proprio. Mi spiego meglio:
- scritto recente: non presenta caratteristiche di resistenza all'acqua
- scritto di 4 mesi prima: sbiadisce, sbava ma il testo risulta sempre leggibile.
Definirlo "permanente" sarebbe azzardato.
LIGHT FASTNESS (resistenza alla luce):
Ritengo che il resultato di tale test possa essere attendibile soltanto dopo qualche anno.
Contesto di utilizzo:
- scuola: NO: per i tempi biblici di asciugatura e per le tonalità cromatiche che risultano deprimenti a causa della scarsa saturazione.
Già la scuola non è proprio "un Carnevale di Rio", se poi si utilizzano inchiostri che risultano perfetti per firmare il libro di condoglianze all'esterno delle Chiese ... ti passa la voglia di fare i compiti o di prendere appunti!
- lavoro / formale: SI. Abbasta serio e funerario da essere accettabile, seppure con cromia verde, in ambito lavorativo.
- personale: SI, anche se personalmente utilizzo colori più "brillanti e vivaci" se non altro per tenermi "sveglia" durante la redazione di appunti di diritto.
CONCLUSIONI:
Gli aspetti negativi di questo inchiostro sono:
- oggettivi:
1) tempi di asciugatura biblici,
2) colore cupo, tetro, funerario,
3) "catalogazione" del colore errata (perché chiamarlo turchese se è un verde scurissimo?),
4) variazioni cromatiche durante il tempo e con effetti diversi a seconda della penna utilizzata (con la Falcon si assesta sul verde, con la Kakuno un verde scuro tendente quasi al grigio) e si presenta in modo ancora difforme se osservato con lente d'ingrandimento;
- soggettivi: il verde scuro è una cromia che non mi piace.
Ci sono tuttavia degli aspetti positivi che mi inducono ad acquistare una boccetta di questo "finto" Turchese:
- il piacere di scrivere: il pennino scivola sul foglio e con la Sheaffer (tagliacarte per antonomasia) non si riesce a percepire neppure il fruscio del pennino che sfiora la carta!!! La scorrevolezza è una componente che va ad annullare totalmente gli aspetti negativi;
- con la Pilot Falcon sembra che abbia trovato un certo feeling (complice la semi-flessibilità del pennino) e ciò mi induce a ritenere che con penne vintage, tale inchiostro possa esprimere maggiormente le sue qualità. Dopo aver scritto un paio di pagine con la Falcon mi sono fermata a guardare i miei appunti e quella resa cromatica non mi dispiaceva affatto!
- non intasa le penne (vds. test con 4 mesi di "stop")!
La lubrificazione di un inchiostro, paradossalmente, non ha sempre aspetti positivi: generalmente su correttore a nastro tendono a sbiadire e ad allargare il tratto rendendo, di fatto, illeggibile lo scritto.
Questo inchiostro si comporta in modo eccellente su correttore a nastro mantenendo il medesimo tratto senza "scivolare" sulla superficie impermeabile del nastro correttore e discretamente su carta di pessima qualità riducendo al minimo l'eventuale spiumaggio.
Sembra, da recensioni rinvenibili sul web, che gli inchiostri KWZ non siano tutti uguali, ossia non tutti abbiano la medesima scorrevolezza / lubrificazione dell'inchiostro oggetto di recensione e che sia stata notata tale differenza sia tra inchiostri del medesimo genere (ferrogallico) sia tra inchiostri standard (non ferrogallici).
Fenice e Fenomeno ringraziano di cuore Marco Moricci per aver messo a disposizione l'inchiostro oggetto di recensione.